Fangoterapia
Il trattamento termale per eccellenza per contrastare le patologie artroreumatiche e i postumi traumatici.
Il suo meccanismo d’azione si basa principalmente sullo straordinario apporto di calore del fango a maturazione naturale che, unito all’azione farmacologica svolta dai componenti attivi dell’acqua salsobromoiodica, provoca azioni terapeutiche testate e confermate.
Uno studio dell’Università di Pisa ha evidenziato le particolari proprietà riparatrici della fangoterapia delle Terme di Castrocaro, ritenuta in grado di rallentare i processi di invecchiamento dei tessuti biologici con effetti benefici su tutto l’organismo, specie sull’apparato cardio-circolatorio.
Preparato con l’acqua sulfurea, il fango termale diventa un piacevole ed efficace trattamento per la pelle: la sua delicata azione di soft peeling deterge e rinnova lo strato corneo e liposolubile della cute, dimostrandosi così indicato per la cura di patologie dermatologiche.
Grazie alla sua plasticità, il fango maturo si mostra come una massa talmente viscosa ed elastica da risultare perfetta per l’applicazione su parti del corpo a contorni curvi o irregolari.
Il fango viene applicato come impacco sulle zone da trattare alla temperatura di 48°-50°C per una durata variabile di 10-12 minuti. Tali temperature non devono però spaventare. Il fango maturo, infatti, si caratterizza per un’alta capacità di rigonfiamento e un altrettanto elevato indice di ritenzione: il calore viene rilasciato lentamente e progressivamente, raggiungendo il massimo effetto termico sull’organismo anche sui soggetti meno tolleranti al caldo.
La fangoterapia prevede infine un bagno in acqua minerale alla temperatura di 35° – 38°C per 10 – 15 minuti e una piccola pausa di relax sul lettino.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’applicazione del fango termale non determina un apporto di umidità, come invece potrebbe accadere durante l’esecuzione di un impacco caldo-umido. Infatti, il periodo di maturazione dell’argilla (solitamente non inferiore a 6 mesi) con acque salsobromoiodiche conferisce al fango un elevato livello di mineralizzazione e la pressione osmotica tende a sottrarre liquidi dai tessuti, senza cedere acqua.